Con gli avvocati Federico Viero, Otello Dal Zotto collaboro da oltre vent’anni. Assieme abbiamo fondato nel 2002 lo Studio legale Viero – Dal Zotto – Veronese. Alla compagine, si è presto aggiunto l’avv. Paolo Spagnolo. Già alla fine degli anni’90, avevamo capito che il modello dello Studio legale gestito come una “bottega” (avvocato, segretaria e praticante) era destinato ad entrare in una crisi irreversibile. Ciò a causa dell’esplosione della legislazione speciale comunitaria, nazionale e regionale che si stava profilando all’orizzonte e che ha poi travolto il nostro Paese oltre che per la necessità di interfacciarsi con uffici, pubblici e non, con organizzazioni tutt’altro che omogenee. È in questa ottica che si è manifestata la imprescindibile necessità di unire le risorse per affrontare un vero e proprio cambiamento d’epoca.

1. La scelta di voltare pagina e di guardare – come Studio – alle norme ISO sui Sistemi di Gestione per la Qualità

Il sistema di collaborazione tra noi avvocati di Studio ha retto, anche bene, per una decina d’anni. Si trattava tuttavia di una gestione delle risorse per così dire “empirica” e costruita con una continua serie di confronti tra i titolari nella ricerca del più efficace metodo di gestione di Studio. Fin da allora si stava avvertendo la sensazione che mancasse qualcosa e che l’efficienza del personale e delle stesse qualità professionali dei singoli non si fondessero appieno in una vera sinergia. Era già nota l’esistenza delle norme UNI EN ISO 9001 alla quale molti clienti dello studio si erano già adeguati. Non se ne era però compresa appieno la potenzialità per uno studio professionale. Proprio in quel torno di anni, segnatamente a partire dal 2008, era accaduto che le norme UNI EN ISO (nate per assicurare determinati standard qualitativi nelle attività produttive) fossero state estese anche alle attività professionali, sotto forma di sistema di gestione della qualità del servizio. Mi sono messo in contatto con lo Studio Baldin Euroquality – società di consulenza pioniera in questo settore (www.studiobaldineq.com) -, con la cui collaborazione lo Studio legale Viero – Dal Zotto – Veronese ha avviato la complessa ma proficua procedura che, in data 30.07.2013, ha portato ad ottenere la certificazione SGQ. Il tutto con il coinvolgimento, quanto all’iter di certificazione dell’adottato Sistema di Gestione per Qualità di Studio, dell’Organismo Certiquality. È stata una vera e propria rivoluzione copernicana che ha introdotto, esplicitato e reso chiari i processi che permettono alla macchina organizzativa di funzionare in modo efficiente ed efficace.

2. Le motivazioni dell’opportunità di puntare al SG per la qualità, per lo Studio

Come sopra accennato, fino a non molti anni fa, il singolo avvocato era tranquillamente in grado di mandare avanti la “bottega”. Era necessario conoscere i quattro codici e le poche leggi speciali in vigore (fallimento, locazione, cambiale ed assegni, urbanistica e poche altre). L’avvocato che padroneggiava queste poche fonti normative era in grado di gestire la propria attività a 360°. Se poi la conoscenza della legge era sostenuta dallo studio della dottrina e della giurisprudenza, l’avvocato diventava un ottimo avvocato. La necessità di aggiornamenti successivi alla laurea era marginale (assolutamente incomparabile rispetto a quella oggi richiesta). In quel contesto, la maggiore o minore mole di lavoro e/o la maggiore o minore qualità dei clienti costituiva un dato quasi accidentale rispetto alla “struttura aziendale” del professionista. Gradualmente le cose sono cambiate. Le fonti normative e giurisprudenziali si sono moltiplicate a dismisura. Ciò ha messo in crisi i vecchi modelli ed ha comportato per noi avvocati la necessità di organizzarci in gruppi, di condividere idee, competenze e organizzazione. Con i miei colleghi Viero e Dal Zotto abbiamo capito che strutturare l’organizzazione su uno schema di qualità ISO 9001 non era solo l’occasione per adeguarsi ai tempi nuovi (il che sarebbe stata anche una mera “necessità”), ma era uno strumento per raccoglierne la sfida. Da qui si è infatti passati ad una gestione “imprenditoriale” dell’organizzazione dell’attività legale.

A cosa è servito il percorso realizzativo del Sistema Qualità di studio

Studiando la norma e sforzandosi di declinare i suoi requisiti, in chiave utile all’organizzazione dei processi e delle attività giornaliere di Studio è compresa l’opportunità di:

  • condividere l’intera gestione delle pratiche, ripartendole all’interno dello Studio secondo criteri di competenza, creando appositi gruppi di lavoro;
  • creare delle “catene di controllo”, per cui un atto o un contratto non viene redatto da un professionista e poi consegnato al giudice o al cliente, ma esso viene verificato/riesaminato da un altro professionista, in modo da ridurre al minimo la possibilità di errori di impostazione o anche di semplici sviste;
  • definire periodicamente gli obiettivi comuni del gruppo, verificarne periodicamente i progressi e l’andamento;
  • fissare periodiche riunioni con tutti i componenti di Studio (segretarie, collaboratori e praticanti) al fine di discutere idee, competenze, condividere gli obiettivi comuni e analizzare eventuali criticità;
  • prevedere espressamente (a prescindere ed oltre la formazione obbligatoria prevista dall’Ordine degli Avvocati) che i professionisti che operano all’interno della struttura curino il loro aggiornamento, con particolare riguardo alle aree tematiche di rispettiva competenza;
  • organizzare in prima persona eventi formativi su argomenti di attualità ed in un’ottica di interdisciplinarietà da proporre sia ad altre categorie professionali con i quali lo Studio viene più spesso in contatto sia alla clientela.

Il tutto ripartendo le varie incombenze e regolamentando le varie procedure operative nel Manuale della Qualità di cui lo Studio si è subito dotato e che è sempre in costante aggiornamento per renderlo coerente alla gestione dei rischi a cui si è esposti, e che vengono costantemente analizzati, ai vari sviluppi normativi e sempre più corrispondente alle esigenze di efficienza, anche rimediando alle criticità che di volta in volta inevitabilmente emergono nella gestione di ogni processo produttivo (e non vi fa eccezione quello dell’attività degli Studi legali).

3. Il cambio di passo che negli anni ha portato lo Studio a sviluppare la sensibilità per un SG integrato

È indubitabile che questo mutamento di mentalità, così come l’armonizzazione delle collaborazioni professionali, è stato reso possibile e comunque agevolato dall’iter di certificazione, incentrato sul controllo della qualità. Si è certamente innestato un circolo virtuoso, tanto che lo Studio, che nel 2018 ha assunto la denominazione Prospettiva Diritto – Associazione di Avvocati (www.prospettivadiritto.it), ha deciso di completare l’iter avviato già con la consulenza; arrivando così, il 28 luglio 2018, tra i primi in Italia, a conseguire anche la certificazione UNI EN ISO 9001:2015. Agli inizi del 2022, abbiamo deciso di dare ulteriore impulso proprio sistema di gestione della qualità. In data 19.07.2022, infatti, abbiamo ottenuto anche la certificazione UNI EN ISO 14001:2015 di Studio in tema di gestione ambientale. Ad una prima vista, può sembrare velleitario che uno Studio legale si preoccupi di identificare gli impatti ed i rischi ambientali correlati alla propria attività e di individuare le opportunità di miglioramento. Da un lato, però, si è trattato di assolvere ad un dovere civico che riteniamo incomba su ogni cittadino ed organizzazione, ovvero di contribuire al miglioramento dell’ambiente e della società con cui ci interfacciamo. Dall’altro, anche per una realtà di tipo legale (non meno per per l’azienda) si tratta di fronteggiare la sfida dei nuovi tempi; sotto il profilo ad es.della crescente crisi determinata dall’inquinamento e dal cambiamento climatico. La norma tecnica prescrive, tra le altre cose, di testimoniare all’esterno l’impegno nei confronti dell’ambiente e della collettività. Si tratta, però e soprattutto, di cambiare un modo di pensare, oltrechè di lavorare perché una modalità non allineata al contesto ambientale non è più sostenibile nel lungo periodo. Conclusivamente, posso dire che siamo fieri del cammino intrapreso da Prospettiva Diritto – Associazione di Avvocati. È un percorso come ho voluto testimoniare con questo mia breve testimonianza, abbiamo intrapreso tutti insieme e con il prefissato obiettivo non solo di lavorare meglio (utilizzando al meglio le capacità dei singoli professionisti), ma anche di vivere meglio, in un sistema che valorizzi la condivisione delle conoscenze e dei valori che ci devono contraddistinguere oggi. Non solo come avvocati ma prima ancora come persone che guardano al futuro, anche delle più giovani generazioni.

La scelta ISO 14001 di studio per tutelare la sostenibilità ambientale e sociale

Lo Studio Prospettiva Diritto – Associazione di Avvocati, con la realizzazione di un SGI ISO 9001 e 14001 ha deciso di approfittare della prescrizione di quest’ultima normativa di “testimoniare all’esterno” l’impegno volto alla tutela dell’ambiente e della collettività. Cosa abbiamo fatto sul lato pratico? Nel realizzare la nuova sede di Studio si è investito per recuperare un’area dismessa (un ex edificio ferroviario) e dequalificata della nostra città e, modernizzandola, è stata resa energicamente autosufficiente, con l’installazione di un impianto fotovoltaico ed un moderno sistema di riscaldamento/rinfrescamento. Lo Studio ha assunto l’impegno di gestire e recuperare anche una vecchia area destinata a giardino pubblico che era caduta in uno stato di totale degrado. Periodicamente, si provvedere ad una precisa e monitorata raccolta differenziata dei rifiuti. Il che non è marginale, tenendo conto del consumo di toner e di carta di una Organizzazione come la nostra, in cui operano oltre venti persone. Si è deciso di sostituire i bicchierini monouso per caffè con tazzine di vetro, azzerando lo spreco di materiale plastico. Tutto questo traendo concreta ispirazione dai contenuti delle varie normative UNI EN ISO, facendone propri non tanto gli adempimenti quanto i principi ispiratori.